Di sicuro l'incertezza dei mercati ha spinto il candidato ideale a soffermarsi sulle reali motivazioni al cambiamento. Il disagio ambientale, la capo ufficio isterica, le ambizioni di carriera di fronte al marasma non bastano piu' e spingono i candidati a ripensamenti su ripensamenti, anche con la lettera di assunzione in mano e una retribuzione migliorativa. Si fanno domande sul periodo di prova, in passato i 6 mesi di prova quasi non venivano menzionati,il candidato ambizioso e sicuro delle proprie potenzialita' dava x scontato di superarlo, adesso ci sentiamo dire: < Sa in 6 mesi puoì succedere di tutto, il governo messo cosi' i mercati, l'Europa, lo Spread e' in fondo un posto di lavoro ce l'ho e a tempo indeterminato!!!> In questo mercato del lavoro la figura del selezionatore acquista un ruolo sempre piu' importante in tutte le fasi dei colloqui in azienda e soprattutto in quella finale di trattativa e accettazione. Cinzia Roncaglia