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Il lavoro da qui ai prossimi cinque anni. Sara' appannaggio di specialisti, anche dell' economia circolare e del digitale; e per oltre il 35% dei casi le professioni richieste saranno tecniche. Tra il 2019 e il 2023, ha stimato Unioncamere, un fabbisogno occupazionale tra i 3 e i 3,2 milioni di posizioni per fronteggiare le esigenze di imprese e Pa. Tale quota coprira', per l'80%, il turn-over (2,6 milioni di lavoratori nel quinquennio) mentre la crescita economica, a seconda della sua intensita' e in maniera molto differenziata nei diversi settori, richiedera' una quota di nuovi impieghi che va dalle 352mila alle 535mila unita'.
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Spazio agli indirizzi medico-sanitario, economico e giuridico
Nei cinque anni ipotizzati, il 62% dei nuovi ingressi riguardera' laureati e diplomati. In particolare, la domanda di personale laureato potra' attestarsi tra le 959mila e le 1.014mila unita', e si concentrera' per lo piu' nell'indirizzo medico-sanitario, con una richiesta tra 171mila e 176mila unita', seguito da quello economico, da 152mila a 162mila unita', da ingegneria, con una domanda compresa tra 127mila e 136mila lavoratori, e dall'area giuridica, da 98mila a 103mila unita'.
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Avanti con i diplomi tecnici
Per quanto riguarda invece i diplomi, nel quinquennio le imprese richiederanno personale diplomato principalmente nell 'indirizzo amministrazione, finanza e marketing (gli ex ragionieri), con un fabbisogno che potra' variare tra 279mila e 302mila unita', e in quello industria e artigianato, con una domanda complessiva tra 211mila e 235mila unita' (tra cui spiccano le richieste degli indirizzi meccanica, meccatronica ed energia con 94-106mila unita' ed elettronica ed elettrotecnica con 50-56mila unita'). Sara' considerevole anche il fabbisogno di diplomati nellìambito del turismo, che potra' arrivare a domandare tra i 79mila e gli 82mila occupati.
Economia circolare e digitale nei piani di assunzione delle imprese
Il sistema formativo italiano dovra' anche prepararsi a rispondere alle sfide dei cambiamenti nei trend produttivi dei settori economici, che saranno fortemente influenzati dalla pervasivita' della rivoluzione tecnologica e dalla necessita' di riorientare le scelte produttive verso un green new deal. In particolare, della * Digital Transformation * le imprese ricercheranno tra i 275mila e i 325mila lavoratori con specifiche competenze matematiche e informatiche, digitali e social o relative agli sviluppi nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale o dei big data e delle tecnologie 4.0.
Le opportunita' nel " green "
Sul fronte della filiera ' Ecosostenibilita' ' , le imprese avranno bisogno tra i 519mila e 607mila lavoratori per cogliere al meglio le opportunita' offerte dalla diffusione di processi produttivi rispettosi dell'ambiente, volti ad ottimizzare o ridurre l'utilizzo di materie prime. La filiera ' Salute e Benessere ' contribuira' ad alimentare la domanda di lavoro nei prossimi cinque anni ricercando tra le 361mila e 407mila unita', prevalentemente figure di livello medio-alto in campo medico-sanitario e assistenziale. La filiera ' Education e cultura ' , che dovra' avere un ruolo ancora piu'centrale nella diffusione di nuove conoscenze e competenze, esprimera' un fabbisogno compreso fra 140mila e 149mila lavoratori nel quinquennio.
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Posti anche nella meccatronica e robotica
Il fabbisogno occupazionale delle imprese della filiera ' meccatronica e robotica ' potra' riguardare tra 68mila e 86mila lavoratori, nell'arco dei cinque anni. In particolare, la meccatronica e' il comparto manifatturiero maggiormente interessato da ' Impresa 4.0 ' , e quindi richiedera' un significativo numero di figure professionali legate alle trasformazioni della produzione.
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La nostra consulenza di direzione è rivolta al miglioramento di organizzazioni aziendali.
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